Il prototipo della trasformazione è il processo dello scomporre per ricomporre: non distruggere, non cancellare, ma ristrutturare ed evolvere
L’espressione latina solve-et-coagula è tipica della tradizione alchemica, dove suggerisce che l’opera dell’alchimista consista in buona parte nello sciogliere per coagulare, dissolvere per risolvere e così via
- Solvere: sciogliere, slegare, mettere in libertà, levare l’ancora, esentare da un obbligo, disfare, dividere, infrangere, violare, dissolvere, liquefare, cancellare, venir meno, adempiere un obbligo, soddisfare, risolvere, assolvere da un’accusa
- Coagulare: coagulare, addensare, agglutinare, condensare, fare lega, prendere corpo, raggrumare, rapprendere, solidificare, unire
Nell’alchimia-chimica, l’espressione fa riferimento ad una pratica materiale di trasformazione dei metalli
Nella procedura psicotecnica, il solve-et-coagula funziona efficacemente da metafora per il processo che tipicamente si attiva nella terapia, dove si alternano costantemente l’analisi critica nei riguardi della condizione attuale e la nuova armonia interiore che le si sostituisce
- Nella pratica psicotecnica: l’intenzione del solvere pare manifestarsi in modo evidente nel riscaldamento, mentre quella del coagulare pare emergere in particolare nella condivisione

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Oggi, come sempre, possiamo crescere insieme (Ci aiuterà!)