Ogni momento della nostra vita, così come ogni momento in cui stiamo realizzando un attuale sulla scena di un’azione psicodrammatica, si collega per via di associazioni psicologiche agli stimoli che le nostre capacità percettive raccolgono
Un segnale è un qualsiasi elemento che attiva il sistema sensoriale: uno stimolo ottico, acustico, tattile, olfattivo ecc che supera la soglia percettiva dei nostri organi di senso, conformemente ai meccanismi che presiedono ai nostri processi sensoriali
Ogni segnale possiede una sua unità, una sua identità, una sua causalità, conformemente alle regole generali dei nostri processi percettivi ma che sono specifici per ciascuna persona e in modo diverso dalle altre persone
- L’attore può tenere conto solo del segnale che ha potuto percepire – ad esempio: se non ha sentito quella parola non può reagire ad essa (anche se direttore e altri attori possono averla sentita benissimo)
- Quando l’attore percepisce un segnale, questo si inserisce nei suoi specifici processi sensoriali, percettivi, associativi, connotativi, impliciti, profondi, paralleli ecc secondo percorsi che sono immancabilmente diversi da quelli del direttore o delle altre persone presenti
- Per quanto complessi possano essere i processi e le relative reazioni della persona, questi intervengono sempre e comunque in un attimo

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Oggi, come sempre, possiamo crescere insieme (Ci aiuterà!)