Protagonista

 

Nella pratica della drammatizzazione si parla di protagonista, che è l’attore principale di una messa in scena

Il protagonista, nel teatro classico, è la dimensione generale del ruolo più significativo, nel senso che questi coincide con l’elemento che fa da perno per la drammatizzazione

Il protagonista (πρωταγωνιστής) è il primo personaggio del dramma

Il termine deriva da: primo-proto (πρῶτος) che è il superlativo di pro (πρό) nel senso di chi è avanti a tutti, il primo, la prima agonista (ἀγωνιστής) lottatore, atleta, pubblico oratore , attore

La protagonista è il primo attore o primo ruolo, nel senso dell’elemento più significativo nel dramma, il suo focus, il perno attorno a cui ruota tutta la peripezia, ma non è necessariamente il primo ad agire

Come è spesso accaduto anche nel teatro classico di riproduzione: il capocomico, l’impresario, il protagonist, l’autore possono sfumare uno nell’altro

Uno schema classico di drammatizzazione consiste di tre parti, che formano una specie di triangolo che, rimandando il punto di vista dall’uno all’ìaltro dei suoi vertici, aiuta ad inquadrare e sviluppare il tema centrale

I tre vertici sono: protagonista, deuteragonista (che talvolta è antagonista) e tritagonista

 

  • La posizione di protagonista è interna alla drammatizzazione, ma non è una qualifica dell’autore. Chi, in particolare nello psicodramma, fornisce il soggetto, i dialoghi, le battute, i dettagli della peripezia, è l’autore. Di solito l’autore, in scena, riveste il ruolo attoriale del protagonista, ma generalmente veste anche i ruoli di tutti gli altri personaggi, grazie al meccanismo della inversione attraverso cui, tra l’altro, fornisce loro le battute. Di fatto: l’autore fa quello che avviene spesso e volentieri anche nelle compagnie del teatro classico, dove il capocomico offre la partitura alla troupe, spesso impersonandone tutte le parti una dopo l’altra, almeno alla prima presentazione. Per realizzare al meglio lo psicodramma, occorre tenere ben chiaro in mente il fatto che protagonista e autore possono anche essere messi in atto dalla medesima persona, ma si tratta di due elementi profondamente diversi
  • L’impiego del termine attoriale di “protagonista” mette in evidenza il fatto che l’autore, sulla scena, agisce come un attore che impersona delle parti sue, ma di cui non conosceva gran che in precedenza. L’autore del dramma, che gli fornisce la parte, è pur sempre lei stessa (sue immagini, vicissitudini interne, memorie emotive ecc). Per cui definirla “protagonista” ha senso solo per evidenziare il fatto che l’autore recita (da protagonista) una parte che egli stesso ha prodotto (da autore) ma in modo spontaneo, ovverosia automatico e inconsapevole (contemporaneamente al fatto stesso di metterla in scena)

 

 

 

 

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