Prospettiva

 

La prospettiva è una modalità di rappresentazione degli oggetti nello spazio, in modo da aggiungere l’effetto soggettivo della terza dimensione a un piano prospettico bidimensionale

La prospettiva è un concetto che viene sviluppato da secoli e secoli nell’ambito del disegno, sia esso geometrico, artistico, illustrativo, tecnico, architettonico o quant’altro

La drammatizzazione, come ad esempio lo psicodramma, consiste in primo luogo in uno spostamento di prospettiva per lo spettatore, che si trova a partecipare di rappresentazioni mentali inconsuete rispetto al suo precedente e stereotipale modo di vedere

Lo spettatore apprende soprattutto dalla esperienza di un cambio prospettico vissuto intimamente

Il mastro agisce soprattutto con il fine di attivare psicotecnicamente nuove prospettive che l’autore del dramma aveva dentro di sé in potenza, ma senza rendersene ben conto e senza essere in grado di renderle attuali

 


 

Il termine Prospettiva deriva dal latino

  • Prospicio-prospicere – guardare avanti, vedere lontano, fare la guardia, stare in osservazione, provvedere, badare, avere cura, osservare, scorgere, spiare, intravvedere, dare un’occhiata, avere vista su, affacciarsi su, prevedere, provvedere, procurare
  • Spicio-spicĕre – osservare, controllare, guardare,
  • Pro – davanti a, dinanzi a, prima di, innanzi, dall’alto di, da, in, a difesa di, a vantaggio di, per, al posto di,  invece di, a titolo di, come, a modo di, in confronto a, in conformità a, in proporzione a, in relazione a, per

 

  • Lo scambio tra i personaggi evocati dall’autore, in base alla suggestione del mastro, permette di cambiare continuamente la prospettiva dell’apprendista rispetto alla scena interiore che sta concretizzando sulla scena
  • I modi più tipici e ricorrenti per realizzare il risultato nel teatro attuale sono in particolare: il chairwork e l’osservazione dalla balconata

 

 

 

 

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