Il teatro attuale non necessita di uno specifico palcoscenico dedicato, per il semplice fatto che ogni luogo (anche astratto) è un palcoscenico potenziale per il dramma attuale, purché si entri nel mindset della drammatizzazione
Come rileva Peter Brook: “Posso scegliere uno spazio vuoto qualsiasi e decidere che è un palcoscenico spoglio”
Il palco (scenico) è una forma evoluta di banco
Nell’uso angloamericano (e francese) si chiama stage e indica il piano di un edificio, una piattaforma, un luogo di sosta. Viene dal francese antico estage (letteralmente: abitazione) a sua volta dal latino sto-stare: stare, stare in piedi, trovarsi, fermarsi, ergersi, innalzarsi, drizzarsi, schierarsi, combattere, durare, prolungarsi, attendere, servire, essere a disposizione, tenere la scena
Palco e banco sono tipicamente quelli che permettono di montare (da cui il sinonimo: monte) i prodotti in esposizione per il commercio, come anche il pantomimo o comico dell’arte alla fiera
Il palco rialzato permette di portare ciò su cui si intende focalizzare l’attenzione ad un’altezza tale da poter tenere banco, attirando la curiosità del potenziale uditorio, grazie al fatto di essere visto dalle persone che transitano in piedi e che magari si soffermano
Il banco o monte coincide con la banca, nel senso monetario-finanziario del termine, che semplicemente oggi si è convertito (pur rimanendo neutra) al femminile
Tra i casi più classici: il banco al mercato, il banco a scuola o in chiesa, il banco di prova o di test in officina, il banco dell’imputato in tribunale, il banchetto conviviale, il monte della banca, il monte di pietà, il seggio e così via
Il banco è spesso una piattaforma sollevata fatta con assi di legno: dalla bancarella, al mercato, alla sedia su cui sale l’oratore improvvisato al parco, fino alle assi del palcoscenico nel teatro più tradizionale (credo di non averne visto pressoché mai uno che non fosse a base di legno)
Il palcoscenico inteso come struttura materiale, che deve rispettare certe forme ingegneristiche pre-codificate, è un concetto che attiene solo alla natura efficientista e industrializzata del teatro moderno di recitazione
Nel teatro attuale, riesce utile avere a disposizione uno spazio dedicato alla cerimonia di drammatizzazione, poiché tale luogo diventa un punto di riferimento che aiuta a creare l’atmosfera del dramma ed a favorire connotazioni di rito e di cerimonia, ma non si tratta certo di uno strumento indispensabile
- Nell’ambito del teatro attuale, un livello minimo di palcoscenico è dato da due persone che dialogano in piedi, ferme una davanti all’altra; come anche da chi sta allungato su un divano e manifesta ad alta voce le immagini che le si formano nella mente, come anche nel caso delle due sedie tipiche del chairwork e così via

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di Psicodramma & Ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Oggi, come sempre, possiamo crescere insieme (Ci aiuterà!)