Theatrum Psychotechnicum: L’espressione poetica della persona

 

Felice Perussia

THEATRUM PSYCHOTECHNICUM: L’espressione poetica della persona

Torino: Bollati Boringhieri, 2002, pp.528

Collana: Manuali di Psicologia, Psichiatria, Psicoterapia

 

PRESENTAZIONE

(quarta di copertina)

Formazione, psicoterapia, teatro psicologico, dinamiche di gruppo, giochi di ruolo, training organizzativi. Improvvisazioni, rappresentazioni per sè, teatri attuali, commedie, recite a soggetto, cronache viventi. Associazioni libere, memoria emotiva, studio, laboratorio, drammatizzazione, psicodrammi. Isterici, simulatori, artisti, santoni, pazienti, pantomimi, attori.
Si passano la mano interpreti tradizionalmente tenuti lontani: Reil, Taine, Ribot, Janet, James, Golfaden, Stanislavskij, Evreinov, Tzara, Artaud, Moreno, Grotowski, Schechner, Barba e tanti, tanti altri. Seguendo una spirale che cavalca filosofia e scienza, medicina e sport, sullo sfondo di un grande Theatron che, come il leggendario Ouroboro, non ha capo nè coda. In una parola: la psicotecnica.
Il libro presenta un quadro dei modi che sono stati realizzati, sin dallalba dellumanità, per aiutare lessere umano a esprimere meglio ciò che è, nella sua vita e della sua vita. Una ridefinizione di quella che è stata detta Arte così come di quella che è stata detta Terapia. Mente e scena. Pensieri in azione. Movimenti individuali e gesti collettivi. L’atto primitivo e magico danza tra le ombre del mondo seconditivo.
Un viaggio appassionante nellespressione e nella performance. Un panorama della psicotecnica, ovvero della psicologia come teatro, per diventare ciò che si è attraverso l’azione.

SOMMARIO

PROLOGO
Partenogenesi – Recitare? – Codificare? – Dire e fare
PSICOTECNICA (1)
Psico Tecnica – Arte – Creatività – Poeta – Il Metodo – Pensieri in azione – Reviviscenze – Tradizioni – Amarcord – Memoria emotiva – Network mentali – Il colore dei ricordi – A volte ritornano – Catarsi – All you need is heart – Immagini – Vedere e pensare – Fantasticare – Collegare
TEATRO
Nostalgia – Non se ne può pìù – Speriamo di poterne ancora – Il caro estinto – Testare o Non-Testare? – Scripta manent – Verba volant – Teatri Invisibili – Folklore – Sotto-testo – Sotto sopra – Dramma Psicologico – Immoralismi
THEATRON
Scopto Filia – Figura e sfondo – Vedere e farsi vedere – Originale – Vetusto – Primitivo Seconditivo – Prima delle cause – Codici Alti – Spiriti Animali – Dinamiche – Spiriti – Maree – Oggetti – Magia – Arti basse – Prove concrete – Fare – Essere – Concretare – Produrre – Agire – Autore Attore Spettatore – Vedere e vedersi
SOMA & PSYCHE
Cuore Matto – Quì e ora – Crudezza – Ipocrita Isterico – Attore – Interprete – Creatore – Patoteatri – Pensieri in azione – Teatri psicologici – Trance – Rilassamento – Sotto controllo – Lasciarsi andare – Genuflessioni – Ballo – Incorporare – Corpi vivi – Presenze
L’OLANDESE VOLANTE
Doppio sogno – La doppia natura della mente – Vedere dentro – Yellow Submarine – Uno, nessuno, centomila – L’unità innanzi tutto – Eppur si Muovono – Malie – In somno veritas – Teatri magnetici – Dormire? Morire? Traumiren? – Rivelazioni – Ragioni – Incubi – Doppi – Ausiliari – Spiriti – Personalità – Personaggi – Psicomachia – Soliloqui – Dialoghi – Antagonismi
SHOW MAN
Sra Man – Oracoli – Interpreti – Frankenstein junior – Trasognare – Fantasmatica – Psicologia – Dialoghi Bestiali – Agire male – Contrapporsi – Atopia Acronia – Nascere altrove – The Bubble – Galoppare – Laboratorio – Piccolo è bello – Rinascere! – Analisi
PSICOTECNICA (2)
Druidi – Recitare a Tavola – Banchi – Arte – Busker – Ur-Dadà – Scritture – Teatri Involontari
PSICOTEATRI
Teatro per sè – Improvvisa Mente – Spontaneità – Esprimere & Recitare – Yiddish – Lo zoo di vetro – Monologhi – Farsi sentire – Curare – Ascoltare
ENTERTAINEMENT
Pantomimi – Monodialoghi – Giochi di ruolo – Repertori – Bambocciate – Scharazade & Tableaux – Immagini vive – Mille e una storia – Agitazione – Incontri – Dinamiche di gruppo – Socializzare – Migliorare – Appropiarsi – Cronache Viventi
EPILOGO
Psicotecnica – Utilità – Finis

 

PROLOGO

(introduzione)

La disciplina della mente è, per sua natura, composita. Una caratteristica che ha molto contribuito all’affermarsi della Nuova Psicologia nel ventesimo secolo è stata la sua notevole capacità di raccogliere sotto le proprie insegne un ampio ventaglio di costrutti e di modelli filosofici, scientifici, spirituali ed epistemologici disparati. La disciplina della mente è interdisciplinare per vocazione.
Con l’avanzare del secolo, la psicologica ha ritrovato un approccio sempre più eclettico alla condizione umana. Molti dei concetti che utilizza, e che anzi stanno a fondamento della sua forma contemporanea, non sono del resto originati in un contesto definibile come psicologico, essendo per lo più nati, molto tempo prima, nell’ambito di discipline diverse per poi venire raccolti nella più ampia, e culturalmente pervasiva, categoria del mentale, del soggettivo e della doppia natura della mente [cosciente e incosciente].
Ho già tentato in altra sede, cui mi permetto di rimandare [1994, 1999, 2000], un esame di tale costante attitudine di base. Quì mi limito a ricordare che molta parte di quella che oggi chiamiamo ricerca psicologica [o Nuova Psicologia, da metà Ottocento in poi] è stata sviluppata da autori che gli psicologi annoverano nel proprio campo disciplinare ma che, dal loro punto di vista e nel loro tempo, si definiscono spesso altrimenti: filosofi, fisiologi, teologi, e quant’altro. Del resto: nella pratica, il nesso tra quello che uno fa e i nomi che gli dà [o che gli danno i posteri] è spesso vago quanto soggettivo.
Anche le forme in cui si è manifestata la psicotecnica sono molte e diverse. Mentre le testimonianze documentate in materia [sotto forma cartacea] sono relativamente poche, oltre che non sempre approfondite. Una parte rilevante di quello che se ne sa, e che se ne dice, deriva piuttosto da esperienze in vivo e da un accavallarsi di voci che corrono.
Questo libro, agli occhi di uno psicologo, si presenta forse un po’ squilibrato [o equilibrato] verso il teatro. Ma fra lo psicologico e il performativo si intrecciano molti legami sottili. La psicologia, per tutto il Novecento, nel suo sforzo di fagocitare qualsiasi forma di lettura del mondo e di intervento sviluppato attorno alla soggettività, non ha perso infatti l’occasione di avanzare le sue pretese anche sulla teoria dell’azione. Nè poteva mancare l’inverso, dato che pure il teatro [assieme ad altre forme disciplinari] si è spesso proposto come un passe-partout per interpretare ogni tipo di pensiero e di azione.

 

PER SAPERNE DI PIU’

Di Theatrum Psychotechnicum è stata prodotta una brillante Scheda di sintesi, a cura di un gruppo di colleghi in formazione alla psicotecnica dello Psicodramma.

Su Theatrum Psychotechnicum è stata realizzata un’interessante Intervista a Felice Perussia, a cura di Salvo Pitruzzella.

E’ stata prodotta anche una Mappa Mentale di Theatrum nel suo insieme, realizzata dalla mente effervescente di Ugo Merlone.

Per capire fino in fondo questo testo, merita anche approfondire il suo complementare, che lo ha preceduto, relativo alla Espressione Mimetica della Persona che caratterizza la Storia del Soggetto (prima che alla Formazione Poetica della Persona che caratterizza il Theatrum, come qui)

 

 

  • Questo saggio, che ho pubblicato ormai da oltre due decenni, presenta un ampio quadro di riferimento concettuale e operativo per la psicotecnica, come strumento di analisi e soprattutto di terapia. Il libro non ha mancato di ottenere una certa attenzione da parte di chi opera sulla scena, sia recitativa sia attuale, ma certo non è un testo molto semplice o divulgativo. Per molti aspetti questo sito internet che stai guardano è la messa a disposizione dei colleghi, che credono nella scena psicotecnica e la praticano quotidianamente, di una presentazione più chiara e di facile accesso (dopo decenni di pratica e di analisi) per la terapia psicotecnica concreta

 

 

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