Spontaneità

 

Si intende per spontaneità un modo di fare e di pensare: autentico, franco, immediato, disinvolto, istintivo, genuino, autonomo, non influenzato, estroverso, viscerale, impulsivo, profondo

Si ritiene cioè che la spontaneità consista di un pensare e di un agire che noi mettiamo in atto senza pensarci, senza riflettere, in modo ingenuo, meccanico, libero

Noi non dirigiamo la spontaneità, ma ci abbandoniamo a lei

È lei che muove noi, e non certo il contrario

La spontaneità è contemporaneamente

  • volontaria nella sua fonte originaria, in quanto è solo la persona stessa che la mette in atto sotto l’influsso dei propri pensieri
  • in-volontaria nel suo modo di esprimersi, in quanto ne vengo mosso molto più di quanto sia in grado di muoverla

In effetti: quando io agisco in modo spontaneo, sto di fatto agendo in modo automatico

Spontaneo e automatico sono sinonimi

Il grande mastro dello psicodramma, Jacob Levi Moreno, attribuisce alla spontaneità un grande valore e ripete con convinzione che, attraverso l’azione psico drammatica: “è possibile la scoperta dell’uomo spontaneo, ossia della natura spontanea e creativa dell’esistenza”

Nell’azione infatti la persona agisce senza pensare, reagisce senza riflettere, cancella d’un balzo gli algoritmi codificati della propria esperienza passata e codificata, anche in modo stereotipale, nella sua vita quotidiana

Nella mitologia pop, il fatto di agire e di pensare in modo automatico viene talvolta visto con perplessità, poiché lo si immagina come un modo di fare che la persona mette in atto senza esercitare il controllo razionale che la civiltà razionale pretende (da qui l’idea ingenua dello psicodramma solo come sgangherata esplosione emozionale)

E in effetti lo psicodramma è in parte anche questo: seguire l’inconscio, agire come ti pare, lasciare che i miei processi mentali profondi e sconosciuti possano balzare fuori aggirando le censure dell’educazione coatta

E permetterti di confrontarti con parti di te che non sapevi di contenere, pur tenendone quotidianamente conto nelle tue reazioni, nei tuoi pensieri e nelle tue scelte

 

  • L’azione spontanea è costantemente evocata nel teatro attuale come libertà di espressione creativa, facendo riferimento a termini astrattamente apprezzati nella cultura occidentale. Occorre tuttavia avere ben chiaro che la libertà che ci permette di essere spontanei e creativi nell’ambito di una terapia, vale a dire la possibilità di esprimersi e di concretizzare i nostri pensieri, funziona tanto meglio quanto meno la controlliamo e la lasciamo andare per conto suo senza porle un forzato limite razionale. Agire liberamente significa essere svincolati da regole immaginative convenzionali, cioè agire senza cercare di corrispondere ad una qualche partitura precedente (culturale, morale, moralistica, pedagogica, genitoriale o quant’altro) bensì significa letteralmente: fare senza pensare; apprendendo così un nuovo modo di pensare, che faccia tesoro delle tante nostre risolse potenziali che alcune convenzioni ci impediscono di lasciare vivere

 

 

 

 

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