La concretizzazione psicodrammatica si basa in primo luogo sul concetto di sottotesto
Il sottotesto attiene a ciò che non sembra formalmente presente nel testo, ma che agisce significativamente in forma implicita per riuscire a presentarsi concretamente agli occhi sulla scena
Il sottotesto, nella partitura teatrale come in qualsiasi manifestazione della vita umana, è il contenuto latente, implicito, profondo, di ciò che il testo letterario, o l’apparenza nella vita quotidiana, dichiara in modo manifesto
L’emergere del sottotesto permette all’autore di manifestare il suo vissuto personale più profondo e più radicato nella memoria emotiva, avvicinandosi progressivamente al nocciolo del dramma specie chiarendo i compiti esistenziali che aspira a realizzare
Il sottotesto, costrutto sviluppato da Stanislavskij, è il significato profondo e interiore che è implicito nel contenuto manifesto di una partitura teatrale
Il sottotesto è il messaggio radicale che il testo formale non dichiara esplicitamente
Il concetto di sottotesto ha acquistato grande rilievo nelle scienze umane, e nel teatro, specie durante la seconda metà dell’Ottocento nel senso della dimensione interiore e oscura del personaggio, esprimibile in modo chiaro solo per via di indizi
Per usare la versione più recente di Strasberg (1988) si dice allora che: “Il sottotesto è il significato autentico del testo – una miscela di sensazione ed emozione”
Nel teatro attuale, si parte generalmente da un’immagine o da un canovaccio piuttosto semplice e chiaro che l’autore, sotto la guida del mastro, dipana sulla scena, aggiungendovi sempre maggiori dettagli e arrivando a manifestare, più o meno direttamente, il sottotesto profondo che è il tema chiave della drammatizzazione
Dal punto di vista del mastro: il dramma spontaneo-automatico è in primo luogo l’impiego della psicotecnica per favorire il concretizzarsi del sottotesto in dramma
- Stanislavskij sosteneva che il pubblico viene a teatro per vedere il sottotesto, dato che il testo se lo può leggere a casa; analogamente, l’apprendista viene allo studio di psicotecnica per meglio articolare, manifestando il sottotesto, la dimensione latente e implicita della vita

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Oggi, come sempre, possiamo crescere insieme (Ci aiuterà!)