L’autore, con riferimento alla presentazione sulla scena, è chi produce i contenuti attorno a cui si dipana la drammatizzazione
Autore è dal verbo latino augeo-aucuts-augere: accrescere, far crescere, sviluppare, ingrandire, rafforzare, potenziare, onorare, illustrare, amplificare, fecondare, arricchire
Auctor è accrescitore, promotore, chi inventa qualcosa di nuovo, di originale, a partire dal proprio ingegno
L’autore del teatro attuale viene talvolta chiamato “protagonista“, con riferimento a un termine del teatro classico che indica il primo attore che si muove, con una espressione che può anche servire a fini pratici, ma che rischia di far dimenticare che tale protagonista coincide in realtà con tutta la drammatizzazione, benché ancora potenziale e (in partenza) non ancora concretizzata sulla scena (oltre che solo implicita per l’autore stessa) come sta avvenendo grazie al suo intervento autorale supervisionato dal direttore
- L’autore, nel teatro di recitazione, produce un copione scritto e dettagliato, che generalmente è stato redatto da qualcun altro (autore-scrittore che spesso non ha mai recitato in vita sua, essendo magari morto da tempo) e che viene puntualmente messo in scena dagli attori dopo averlo studiato. Al contrario: nel teatro attuale l’autore (detto impropriamente: protagonista) che è anche il capocomico sulla scena, produce una partitura soltanto all’improvviso, principalmente sulla base di associazioni mentali che emergono sotto la guida del mastro, mano a mano che la scena procede

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di Psicodramma & Ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Oggi, come sempre, possiamo crescere insieme (Ci aiuterà!)