La posizione dell’anti-agonista, nella disposizione di un attore, consiste nel contrapporsi all’altro attore, specie al protagonista
L’antagonista (ἀνταγωνιστής) è agonista (ἀγωνιστής) cioè lottatore, atleta, pubblico oratore, che va contro o anti- (ἀντί) un’altra persona che è presente sulla scena
L’anatagonista non coltiva necessariamente atteggiamenti di contrasto, nel senso di combattere direttamente e volutamente, nei confronti del protagonista, ma in genere impersona degli elementi che sono in conflitto o almeno in contrapposizione rispetto a lui
Volutamente e consapevolmente, oppure no, l’elemento antagonista è una parte dell’autore che agisce, spesso senza che questi se ne renda ben conto, in una prospettiva diversa da quella cosciente e intenzionale dell’autore stesso; per cui non è per definizione un nemico, ma rappresenta generalmente un problema, un ostacolo, un rivale, un concorrente, un incidente dannoso
Nella tradizione drammatica classica, l’antagonista è il malvagio per istinto, il villain di ogni sceneggiatura contemporanea, quello definito O’ malamente nella sceneggiata napoletana, il serial killer o soggetto ignoto che ammazza in modo malvagio senza apparente ragione, il Mr Hyde, il narcisista manipolatore
- Nel dipanarsi della scena, possono intervenire vari elementi che non si presentano come nemici o come ostacoli. Spesso merita comunque approfondire, per rilevare se si tratta propriamente di elementi complementari ai progetti dell’autore o di figure per certi versi anche contrapposte, ma che non si vuole riconoscere come tali

Felice Perussia, quarant’anni abbondanti di lavoro psicologico con i gruppi, specie come mastro (e apprendista) di psicodramma & ipnosi, ma anche oltre trent’anni come professore ordinario di Psicologia Generale (Personalità, Storia) all’Università – Oggi, come sempre, possiamo crescere insieme (Ci aiuterà!)